Johnson&Johnson ancora sotto accusa dopo l’episodio di Missouri in cui un giudice aveva obbligato il noto marchio a pagare 72 milioni di dollari per aver causato un cancro a una donna. Questa volta le accuse provengono da Gloria Ristesund, 62 anni, del South Dakota, convinta di aver contratto un tumore in seguito all’utilizzo prolungato di talco: la Johnson&Johnson è stata condannata da una giuria a pagare 55 milioni di dollari alla donna, la quale sostiene fermamente che l’uso prolungato di prodotti a base di talco l’abbia portata a sviluppare un tumore ovarico.
Dal canto suo, l’azienda ha ribadito in un comunicato ufficiale la sicurezza dell’uso cosmetico e per l’igiene personale del talco e dei prodotti a base di talco. La portavoce della società, Carol Goodrich, ha annunciato che l’azienda presenterà appello contro il verdetto.
L’azienda ha sottolineato che i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) “non hanno identificato il talco come un fattore di rischio per il tumore alle ovaie”, e che nessuno degli studi condotti finora ha rilevato un’associazione tra questo tipo di cancro e il talco. La giuria però non si è detta d’accordo, votando per il risarcimento chiesto dalla Ristesund.
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